Dieci anni
- Ilaria Fiorani
- 8 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Sono passati dieci anni da quando ho messo piede dentro l'università. Tra poco metterò i piedi fuori, tra poco consegnerò la tesi e poi inizierà un nuovo futuro.
Il futuro spaventa tutti, anche gli impavidi. Anche quelli sempre sorridenti e solari come me.
Dove sarò? Cosa farò?
La canzone de "I cani" canta "cosa vuoi fare dopo l'università? Sì lo so, è un periodo strano"
E' un po' così che mi sento. Strana. A me le fini di qualsiasi cosa spaventano sempre, e mi fanno sentire strana. E sembra proprio che la mia storia con l'università stia finendo. Questi assegni sembra che proprio non vogliano venirmi incontro. Intanto ho iniziato a candidarmi per qualcos'altro e poi si vedrà. Sono sicura che un lavoro lo trovo, ma dove, come, con chi non è dato saperlo.
Qua sto bene, sono nella mia comfort zone. Eppure fare un'esperienza fuori non mi dispiacerebbe, però poi no forse è meglio restare qua e accontentarsi di un lavoro normale e vivere la vita bella nelle Marche circondata da sole, mare, colline, verde, pizze, aperitivi, Appignano, Macerata, Ancona, amiche di sempre, famiglia, cane, gatto, sorelle, nonni.
Eppure a volte sarebbe bello fare come quelli che prendono, partono e lasciano tutto qua; penso alla mia amica A. che mi ha detto che sta bene a Milano e che quando ha accettato quel lavoro era un po' spaventata, ma ora è felice. Io intanto ho comprato un manuale per studiare per un concorso pubblico, poi si vedrà. Studierò, non studierò, lo farò, non lo farò, vediamo. Intanto mi sono proiettata al futuro. Ora ho solo una tesi di dottorato da finire e consegnare nel giro di un mese. E' già abbastanza.
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