Tra 10 giorni
- Ilaria Fiorani
- 18 mar
- Tempo di lettura: 1 min
Tra 10 giorni mi addottoro e sono ancora incredula.
Incredula di come sia uscita da questi anni così bene, così fortificata, così realizzata, nonostante la ricerca non sia la mia "cup of tea".
Ogni volta che rileggo i ringraziamenti della mia tesi piango, nonostante li abbia scritti io e nonostante li abbia letti n volte.
Non farò la ricercatrice nella vita ma questo dottorato mi ha permesso di fare una ricerca approfondita su di me, sui piaceri della vita, sui dispiaceri della vita, e sulle sue innumerevoli salite, da cui si può godere di un panorama mozzafiato salendo, e ancora di più arrivando in cima. Cima a cui sono arrivata ora, grazie anche alle discese.
E' stato un anno fa circa, che ho sentito che tutto ha preso una piega diversa. Un anno fa ero letteralmente disperata dopo le presentazioni. Distrutta moralmente. Persa. Mi chiedevo sempre più spesso "ma cosa ci sto a fare qui, chi me lo ha fatto fare, tutto questo non fa per me". Quando ne ho parlato con il prof, è stato tutto più chiaro, più facile: dovevo (e potevo) solamente chiedere sinceramente aiuto. Sono davvero soddisfatta del mio punto di arrivo. Perché alla fine conta compararsi con la te che è partita e che ha iniziato. Ed era sicuramente una me diversa, più piccola, più insicura, più fragile. Più incosciente. E ora sono cosciente (davvero) che posso fare tutto. Anche senza essere perfetta in tutto.
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